lunedì, settembre 25, 2006

Dad, 25, in bridge plunge

Dad, 25, in bridge plunge
Shaun Richards
Shaun Richards

A FORMER soldier looked on in horror as his best friend threw himself to his death from a bridge in Taunton.

Dan Brown was on his knees begging with Shaun Richards not to jump from Obridge Viaduct.

But Dan and several police watched helplessly as 25-year-old Shaun - from Rocketts Cottages, Creech St Michael - plunged 50 feet to his death at around 3am last Thursday.

Shortly before, Shaun left a distraught voice message on his mother's mobile saying that he could no longer carry on because he was unable to see his children regularly.

He also texted Dan, who took a taxi to search for Shaun and spotted him dangling over the edge of the viaduct.

Dan said: "I begged him - I was literally on my knees pleading with him for ten minutes, but there was nothing I could say.

"I was 15-20ft from him. He was saying how much he loved everybody and couldn't cope without his children.

"I was in pure shock when he jumped. I didn't know what to do.

"I was with the Army in Kosovo, but not even that could prepare me for what happened."

The two men and another friend had spent last Wednesday evening in town on a lads' night out.

"Shaun had given me no reason to believe there was a problem, but when he texted me he said he loved me like a brother and I went to look for him," added Dan. "He was a brilliant lad, with a heart of gold who would do anything for anybody."

Shaun's brother, Christopher, arrived on the scene soon afterwards.

In his message to his parents, Graham and Debra, Shaun sobbed uncontrollably as he told them that he loved them but was unable to cope with not seeing his stepdaughter, Skye, five, and son, Leo, one.

He said: "I really can't take any more. Whatever I'm going to do I'm sorry.

"I love you so much and don't want to die, but I've got no choice. I can't take the pain any more. I love you. Bye."

Shaun split with his partner of 3 years in July - the couple lived to-gether in Surrey - and was upset at not seeing his children as often as he wanted.

Shaun's mother said of her son this week: "He was very caring.

"He once drove through the night to be at our bedside when we were very poorly a few years ago, but he hid his own pain.

"He had plenty of friends and had everything going for him."

And his dad Graham added: "You couldn't help but like Shaun.

"If you were talking to him about a problem he'd pick you up and make you smile."

Shaun, who had two brothers and a sister, was brought up in Monkton Heathfield, and attended Heathfield Community School and Bridgwater College, working for Taunton Fruit and Langdon's be-fore moving to Surrey to work for an electrical wholesaler.

A police spokesman said officers tried unsuccessfully to talk Shaun out of jumping on to the towpath beside the Bridgwater and Taunton Canal.

An inquest - opened and adjourned on Tuesday - heard that Shaun died from multiple injuries.

His funeral will be held at 2.30pm tomorrow (Fri-day) at West Monkton Parish Church.

3:07pm Thursday 21st September 2006

domenica, settembre 10, 2006

Un solo uomo ha fatto tutto questo?

ha praticato decine di scioperi "per la vita del diritto e per il diritto alla vita"
Inventore del primo centro di monitoraggio del sistema televisivo

ha segnato cinquant'anni di vita italiana attraverso l'utilizzo dello strumento referendario

anticlericale e antiproibizionista
più volte condannato per aver disobbedito pubblicamente alle legge

Presidente dell'UGI (Unione Goliardica Italiana
Nel 1955 si laurea in giurisprudenza all'Università di Urbino (voto 66/110)

propone l'alleanza di tutte le sinistre
caccerà Craxi dalla guida degli Universitari Italiani.

dal Belgio dove ha lavorato in una fabbrica di scarpe ma non ha il permesso per rimanere
diviene corrispondente: riceve e pubblica notizie proibite in Francia
che porteranno anche al sequestro del giornale per un giorno.

Nel 1965 ha fondato la LID (Lega Italiana Divorzio)
Nel 1972 ha ottenuto, con un digiuno, la legalizzazione dell'obiezione di coscienza.
Nel 1974 ha contribuito al mantenimento del divorzio nel referendum,

Nel 1975 si è fatto arrestare per uno spinello
Nel 1976 è entrato in Parlamento
due anni dopo ha ottenuto la legge sull'aborto.

Ha organizzato referendum anti-nucleari.
Ha fatto eleggere Toni Negri

È membro della Commissione per gli affari esteri; della Commissione per il controllo dei bilanci; della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Delegazione per le relazioni con Israele; della Delegazione per le relazioni con i paesi del Sud-Est asiatico e l'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN).

La canzone "Signor Hood" di Francesco De Gregori, con la dedica "A M. con autonomia" che spicca sulla copertina del disco "Rimmel" si riferisce proprio a lui.

ma con tutta l'autonomia...
ma proprio qua in italia
dovevi fare tutto sto macello?
ma non potevi farlo in afghanistan.

e chi ti ammazza a te!

sabato, settembre 09, 2006

Integralismo cattolico

I valori della religione cattolica hanno valore universale e sono compatibili con il buddismo col taoismo e con altri sistemi filosofici tolleranti, che insegnano l'amore e il rispetto per la persona. In piu' la religione cattolica ha un ruolo educativo piu' umano perche' Gesu' dice: quello che fai al primo che incontri lo avrai fatto a me. Gesu' e' incarnazione terrena del Dio Padre Nostro che ci vede tutti e sottolineo tutti, quindi anche i non cattolici e i piu' grandi malvagi e terroristi da Hitler in poi, tutti figli di Dio Padre che quindi ci ricorda che siamo tutti fratelli.

La religione cattolica e' tollerante nei suoi cardini perche' insegna che ciascuno ha la liberta di scelta e di decidere come agire e che il figliol prodigo e' stato festeggiato senza che dovesse chiedere perdono solo perche' era tornato a casa. Senza alcun obbligo.

Il fatto di credere o meno e' un atto personale e individuale che nulla toglie e semmai da tutto a chi crede in Dio Padre e in Gesu' nostro fratello.

Solo il Padre e' in grado di giudicare e a noi Gesu' disse "non giudicare se non vorrai essere giudicato" dunque parlare di "integralismo cattolico" e' un ossimoro. E chi dice cose contrarie non sa quello che dice.

Se qualcuno vuole distruggere la religione e i valori cattolici senza neppure conoscere la sua portata e la forza dei suoi valori, ci pensi bene perche' rischia di distruggere se stesso. Ma Dio Padre lo amera' sempre e comunque.

«Assumiamo uomini in nidi e asili»

«Ben vengano i baby sitter in pantaloni... Non solo nelle case ma anche negli asili e nei nidi. Per la crescita armonica di un bambino servono le cure di mamma papà. E poi i ragazzini con i baby sitter maschi si divertono di più... ».

Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e presidente del Movimento bambino, applaude alle coppie inglesi, si schiera dalla loro parte. I genitori inglesi ripudiano le baby sitter in gonnella, preferiscono assumere uomini più energici per accudire i loro pargoli di età pre scolare. Dottoressa, questa scelta sta dalla parte dei minori?

«Gli uomini che si interessano di allevare i bambini sono uomini di pace che preparano alla pace. Mi spiego meglio. È importante che dalla prima infanzia insieme alla figura femminile sia presente anche quella maschile. I figli si allevano in due: i ruoli sono diversi ma le funzioni sono intercambiabili.

Tutti e due possono dare da mangiare a un bimbo, accarezzarlo, cambiarlo, metterlo a nanna». Però negli asili e nei nidi uomini latitano… «Ed è un vero peccato. Io ritengo che la presenza maschile sia fondamentale così quanto quella femminile. Non capisco perché le amministrazioni non assumano anche personale maschile».

Conosce strutture in cui lavorano entrambi i sessi? «Nei kibbutz ci sono tutti e due. La logica è semplice: tu sei una persona che si prende cura dei bambini, punto. È irrilevante che sia maschio o femmina».

Uomini che abbandonano la carriera per la famiglia, baby sitter al maschile. Le donne non stanno perdendo la loro identità? «No assolutamente. Semmai sono gli uomini a guadagnare, perché esplorano mondida cui sono stati tenuti fuori da secoli».

Questa tendenza inglese potrebbe essere importata in Italia?

«Certo. Ci sono già molti ragazzi disposti a fare lavori fino a ieri prerogative delle donne. Come le pulizie o i baby sitter appunto. E ho potuto verificare che i ragazzini italiani preferiscono gli uomini: c’è una capacità di giocare tipica dei maschi perché sono più attivi e creativi nel gioco.
Per contro si fanno obbedire di più, sono più autorevoli».

il Giornale  Martedì 5 settembre 2006

in memoria dell'olocausto della famiglia

Che tristezza!
Che tristezza avere un amico che è un papà separato, che prima di me viveva la sua storia e mi raccontava le sue pene che non capivo,quando io nemmeno potevo immaginare di diventare come lui.
Che tristezza vedere questo amico che dopo 6 anni di solitudine e tante cose che mi ha confidato da tre giorni è in un letto che aspetta di morire.
Eppure nella sua sofferenza di padre, più volte mi ha detto che sentiva che stava morendo.
Anche io mi sento come lui, ma a lui hanno dato 4 forse 6 giorni di vita, non c'è più nulla da fare.
Mi chiedo se è realmente possibile che la nostra soffereza di padri può farci ammalare e morire così.
Che tristezza quando mi ha preso la mano,io gli ho stretto la sua e mi ha detto:" Sergio, ci conosciamo da 20 anni, quando non ci sarò più, parlagli di me "
Lui si chiama Mimmo,lascia una ragazzina di 13 anni ed una di 8 anni.
Che tristezza!

Natascha, restano i misteri

«Ha fatto innamorare l'Austria» dice la stampa. Ma alcuni giornali mettono in dubbio i suoi racconti. Giallo sul rapporto con Priklopil

Natascha Kampush durante l'intervista alla tv austriaca Orf (Afp)
Natascha Kampush durante l'intervista alla tv austriaca Orf (Afp)
VIENNA (Austria) — Quaranta minuti d'intervista in tv e 22 pagine sui giornali non bastano a spiegare la vita e la fuga della schiava. Natascha Kampusch s'è scelta le domande, per sette ore ha voluto rivedere la registrazione negli studi dell'Orf, ha chiesto che certe risate troppo squillanti venissero «ripulite» dai tecnici del suono. C'era anche un segnale, convenuto con l'intervistatore: ogni volta che lei prendeva in mano il bicchiere d'acqua, stop, fermi tutti, significava che la domanda non era stata concordata e quindi bisognava tagliare. Natascha ha parlato molto. Ha commosso. «Ha fatto innamorare l'Austria», scrive l'Österreich. Ma dubbi, misteri, domande restano. Su quel volto solare. Sui racconti contraddittori. Sul rapporto coi genitori. E il Kurier avanza un sospetto: «Alcune risposte sembravano preformulate».
CHILI RIPRESI — Avevano detto che la ragazza pesava 42 chili. Cresciuta per otto anni senza mangiare frutta, verdura o latticini. Solo würstel e biscotti. Le immagini del primo giorno da libera, quelle con la coperta addosso, mostravano gambe con macchie e segni d'una persona denutrita, malconcia. In tv è apparsa in forma, ben truccata (ha fatto da sé, comprese le ciglia finte). Della reclusione, nessuna traccia. Un particolare strano: Natascha ha insistito per apparire, anche nei servizi fotografici, col capo sempre coperto da un foulard o da un basco. Il perché è ancora un mistero.
LA FUGA — L'aspirapolvere acceso, la porta lasciata semichiusa: alla polizia, ai giornali e in tv, la fuga va per racconti differenti. La confusione è comprensibile. Da una parte Natascha dice che non ha mai tentato di scappare, dall'altra racconta che una volta sul Gürter, un grande viale di Vienna, provò a buttarsi dall'auto in corsa. Ha ammesso d'essere stata in gita con Priklopil, a 300 km da Vienna. Ma solo perché l'ha scoperto la polizia, mettendola a confronto con un testimone che aveva riconosciuto l'uomo sui giornali.
IL TABÙ PRIKLOPIL — Che rapporto c'era fra Natascha e il suo carnefice? Naturalmente, è qui che la ragazza mostra d'essere più fragile. Prima ha ammesso «contatti sessuali» (s'è parlato anche d'una gravidanza), ha difeso Priklopil in pubblico, ha voluto portare il lutto per la sua morte. Ora non vuole domande su dettagli intimi, lo chiama «il delinquente» e un'«anima cattiva», spiega che gli avrebbe volentieri tagliato la testa. Prima gli vive accanto come una moglie, poi racconta che era tutto terrorizzante. «A volte — dice Natascha — mi ha proposto come potevo ingannarlo, è come se nella sua paranoia volesse che io una volta o l'altra diventassi libera, che qualcosa andasse storto, che la giustizia alla fine trionfasse». È stato lui a lasciarla andare? E perché proprio adesso?
I SILENZI SUL PADRE — L'ultima volta che la ragazza l'ha visto, fu il giorno prima del sequestro. Allora, l'adorava: aveva il passaporto sempre in cartella per andare a trovarlo in Ungheria, dove lui viveva separato. Ora, lo vuole distante più di mamma Brigitta. Sogna una crociera, ma con la madre. Non esclude di tornare un po' in famiglia, ma con la madre. C'entra l'atteggiamento dell'uomo: concede interviste a pagamento, polemizza con lo staff psichiatrico (che lo tiene alla larga), chiede allo Stato di riavere i 13 mila euro d'assegni familiari che gli negarono dopo la scomparsa della figlia... Quando parla dei genitori, Natascha è gelida e paradossale: «Io li amo, non c'è stata alcuna lite. Ma ho molte cose da fare, adesso. Non ho tempo per dedicarmi a loro».
LA MAMMA LONTANA — Martin Wabel, un giudice che s'è occupato del caso e tempo fa si candidò anche alla presidenza austriaca, insiste: Priklopil era un conoscente della famiglia Kampusch. Il padre ha smentito. La madre, no. In passato, Brigitta ha già denunciato Wabel per calunnia, facendolo condannare: «È inaudito che adesso tornino in giro queste voci», dice. L'aguzzino certo ha plagiato la ragazza: «Priklopil mi diceva che i miei genitori non volevano pagare il riscatto». È strano però che proprio Natascha, così lucida e comprensiva perfino per la madre del suo sequestratore, diffidi ancora della famiglia: domenica ha accettato di rivedere mamma Brigitta, la seconda volta in due settimane, ma ha chiesto fossero presenti dei poliziotti. Perché? «Solo Natascha — scrive Der Standard — può dirci la verità».
Francesco Battistini

--------------------




NATASCHA: RECORD DI AUDIENCE,AUSTRIA STREGATA DA SUA MATURITA'
(AGI) - Vienna, 7 set. - L'intervista tv di Natascha ha stregato l'Austria: all'indomani della sua prima apparizione pubblica, l'intero Paese si dice ammirato dal grado di maturita' psicologica, dall'enorme proprieta' di linguaggio e dalla straordinaria forza d'animo mostrati da una ragazza di 18 anni rimasta per piu' di otto segregata in uno stanzino sotterraneo. Sono stati piu' di 2,5 milioni, con oltre l'80 per cento di audience, record mai raggiunto in precedenza nemmeno dai mondiali di calcio, gli austriaci rimasti incollati davanti al televisore, mentre lo stesso hanno fatto anche 7 milioni di tedeschi un'ora e mezza piu' tardi con la trasmissione in differita.
Intanto un sondaggio ha rivelato che il 95 per cento degli austriaci trova Natascha "simpatica", il 97,7 per cento "sicura di se'", il 96,6 per cento ammira la sua "forte personalita'" e l'87,6 per cento la trova "attraente". Il direttore del settimanale "News", che ha pubblicato un'altra intervista con Natascha, ha annunciato di volerla proporre per l'elezione di donna dell'anno al concorso "Women's World Award". "Tutta l'Austria si e' innamorata di Natascha", ha scritto oggi il nuovo quotidiano "Oesterreich", mentre il suo direttore Wolfang Fellner ha gia' lanciato una provocatoria domanda che sta gia' facendo dibattere tutto il Paese. "Perche' - ha scritto - una ragazza che non ha mai frequentato la scuola sa piu' del mondo e della vita rispetto agli studenti che devono sgobbare sui libri otto ore al giorno? Cos'e' che va storto nel nostro sistema scolastico?". E di rimando un lettore pone sul blog del giornale una domanda analoga: "`Come e' possibile che otto milioni di austriaci impallidiscano davanti ad una ragazza di 18 anni, quando si rendono conto che loro stessi riescono a mala pena a formulare una frase compiuta? Natascha Kampusch e' una sfida a colmare il loro deficit culturale". Ma la risposta ad entrambe le domande l'ha fornita la ragazza stessa, quando ha spiegato come abbia fatto a procurarsi un'istruzione come quella che ha messo in mostra. "Ho sempre cercato di essere migliore della gente che stava fuori - ha detto - o almeno di essere uguale. Ho avuto sempre la sensazione di avere un grosso gap culturale da colmare, per questo ho cercato di istruirmi sempre di piu'". Ma dall'intervista sono emersi anche aspetti insospettati sul rapporto avuto da quella che all'inizio era una ragazzina di dieci anni e il suo sequestratore, di 26 anni piu' anziano. "Mi sono sentita sempre piu' forte di lui, che aveva una personalita' labile - ha spiegato Natascha - Anche se non ho avuto una famiglia felice, la mia si e' occupata amorevolmente di me, con i miei genitori che mi hanno sempre fatto sentire che mi amavano. Lui questo non lo ha avuto, in un certo senso gli mancava la sicurezza di se', gli e' mancata la protezione". (AGI) (AGI) - Vienna, 7 sett. - "Gia' poche ore dopo il mio rapimento mi sono resa conto che gli mancava qualcosa, che aveva come un deficit". Impressionante e' stata la freddezza con cui la ragazza ha narrato il suo stato d'animo subito dopo il rapimento. "Mi sono detta: questo ti ammazza comunque, dunque e' meglio se tu sfrutti le tue ultime ore o gli ultimi minuti per cercare di fare qualcosa di sensato, di fuggire o magari di convincerlo. Gli ho anche spiegato che il suo obiettivo non avrebbe avuto successo, che l'ingiustizia commessa non avrebbe pagato e la polizia lo avrebbe arrestato".
La capacita' di imporsi della ragazzina di allora e' stata cosi' forte da costringere il suo rapitore a farle festeggiare il suo compleanno, Natale e Pasqua. "E' evidente - ha spiegato - che ho festeggiato queste ricorrenze con il signor Priklopil, sono stata io che l'ho costretto a festeggiare con me! Mi ha regalato molti doni di Natale e le uova di Pasqua. Era evidentemente persuaso che almeno in questo modo egli dovesse offrirmi una qualche ricompensa o mettermi nelle stesse condizioni di chi fuori viveva una realta' normale". "Credo che avesse una coscienza molto, molto cattiva. Lui cercava terribilmente di non darlo a vedere e di negarlo, ma proprio questo mostrava che aveva una cattiva coscienza". Uno squarcio inedito nella psicologia del suo rapitore e' arrivato quando Natascha ha detto che Priklopil negli ultimi tempi si era rassegnato a perderla. "A volte mi ha proposto come potevo ingannarlo, e' come se nella sua paranoia volesse che io una volta o l'altra diventassi libera, che qualcosa andasse storto, che la giustizia alla fine trionfasse". "Alcuni mesi prima della mia fuga - ha proseguito Natascha - gli ho detto: io non posso piu' vivere cosi', certamente tentero' di fuggire.
D'altra parte avevo la terribile preoccupazione di rovinare a sua madre, agli amici, ai vicini e conoscenti l'immagine che avevano di lui, di distruggerla".

venerdì, settembre 08, 2006

Anche l'incesto ora e' legale - anche l'olocausto messo in dubbio.

I giudici progressisti buttano giu' l'ultimo muro della civilta' - legalizzato l'incesto.

«Pretendere di limitare la tutela delle relazioni di fatto soltanto a quelle che sarebbero suscettibili di formalizzazione sul piano giuridico mediante un'unione di diritto, significa fornire del dato giuridico una lettura anacronistica, legata a una visione eticizzante dello Stato».

-----------------

Fratello e sorella fanno due figli: "Famiglia normale"

di GIULIANO ZULIN
Stanno insieme 40 anni, poi lui muore in un incidente. Lei risarcita come moglie

MIRANO (VENEZIA) Cristo si è fermato a Mirano. Fra le campagne della riviera del Brenta è stata decretata la "morte" della famiglia tradizionale. Quella che da duemila e più anni scandisce la vita dell'Occidente. A pochi passi dalle autostrade sempre intasate, dai capannoni brulicanti, insomma, a pochi chilometri da quello che viene definito ricco Nordest, è uscita allo scoperto una storia che non sembra aver a che fare con il Ventunesimo secolo. Fratello e sorella si sono accoppiati. Hanno concepito e messo al mondo due figli. E hanno vissuto per quasi 40 come fossero marito e moglie, assieme agli altri sette fratelli. Tutti in una casa. Tutto alla luce del sole.

Senza dare scandalo in paese. Con il placet addirittura del parroco, che all'Epifania era solito celebrare fra le quattro mura della famiglia una funzione religiosa. Nessuno che abbia denunciato quello che, a tutti gli effetti, è un incesto. Un reato punibile dall'articolo 564 del Codice Penale.

Un peccato che va contro le leggi della natura, così come ce l'hanno insegnata. Ma nemmeno il giudice Roberto Simone del Tribunale Civile di Venezia ha giudicato il fratello e la sorella incestuosi. Perché il loro modo di vivere, da famiglia normale, non avrebbe - a suo dire - provocato un turbamento alla comunità locale, cioè agli abitanti del piccolo centro del Veneziano.

L'ha messo per iscritto il magistrato, nel momento in cui ha deciso che la sorella-moglie avesse diritto a un risarcimento maggiore (130mila euro) rispetto agli altri fratelli, in seguito alla morte del fratello-marito. Nessun reato. Va bene così. Fra le campagne attorno a Mirano, in effetti, la notizia - riportata ieri dal Gazzettino - non ha segnato le coscienze. «È un fatto abbastanza singolare», commenta la titolare di una trattoria di Zianigo: «Ma io non ho mai saputo di questa storia». Provi a chiedere nelle altre frazioni. A Scaltenigo, il titolare del bar centrale, cerca di immaginare chi potrebbero essere gli incestuosi, mentre dà meno risalto all'episodio in sé: «Qua comunque non ci sono famiglie così numerose. Perché non va a Campocroce?». Dopo tre chilometri e qualche camion, ecco il paese. Ci sono due bar: uno è «chiuso da anni», sussurra un'anziana seduta su una panchina con il nipotino, l'altro è in ferie. Le anime vive si contano sulle dita di una mano monca. C'è una signora che fuma davanti a una parrucchiera. Ne sa qualcosa lei? «Mi no son de qua. E penso che anche la mia collega non sappia. Io avevo sentito di una famiglia numerosa, adesso che ci penso, ma non ricordo bene. È una storia di anni fa...».

Sull'incesto si alza un muro anche a Mirano. Pochi discorsi e distratti. Strano che nessuno abbia mai sentito almeno una «ciacola». Brancola nel buio un agente delle Fiamme Gialle, con accento non veneto: «Io vengo dal Sud, è 25 anni che abito qua, ma tra giù e questi posti non c'è gran differenza. L'omertà non esiste solo in Sicilia». «Non ho mai avuto notizie di questa vicenda», sottolinea il comandante della locale stazione di Carabinieri. Sotto sotto però è partita una gara di "Indovina chi?". Si va alla caccia del gossip. Per telefono. Un signore, in piazza, prova a telefonare a un amico «immanicato con la parrocchia. Sapeva tutto anche il prete». Ma niente.

Bocche cucite anche dallo studio dell'avvocato Michela Barin: «Vogliamo tutelare la privacy dei nostri clienti, per evitare che tutti vadano a suonare il campanello. Possiamo solo dire di essere felici che la giustizia abbia riconosciuto questa situazione». L'avvocato Barin ha infatti battuto la compagnia assicuratrice che non riconosceva come moglie la sorella del fratello scomparso a 61 anni. Tutti gli otto fratelli pretendevano un risarcimento per danno morale, visto che la donna era caduta in depressione: in effetti, il defunto, dopo la morte dei genitori, era diventato il capo-famiglia e aveva intrecciato con la sorella «una vera e propria convivenza more uxorio con netta ripartizione dei compiti - si legge nella sentenza occupandosi della cura della casa e dei figli», nati dalla relazione incestuosa. Il tribunale ha dato loro ragione: «Pretendere di limitare la tutela delle relazioni di fatto soltanto a quelle che sarebbero suscettibili di formalizzazione sul piano giuridico mediante un'unione di diritto, significa fornire del dato giuridico una lettura anacronistica, legata a una visione eticizzante dello Stato». Altro che riconoscimento dei Pacs.

-----------------


I no global con l'Ucoii «Non è scandalo negare l'Olocausto»

di ANDREA MORIGI

Raccolta di firme a favore dei fanatici di Allah: legittimo avere dubbi sulla Shoah, Amato non deve insistere

MILANO Chiusa la colletta per sostenere i terroristi iracheni, al Campo antimperialista terminato ieri all'isola Polvese, sul Lago Trasimeno, parte una raccolta di firme di solidarietà con i musulmani fondamentalisti dell'Ucoii. Il nemico dei due gruppi è lo stesso, Israele e gli ebrei, ma l'appello è lanciato «per la libertà di pensiero». A minacciarla, sarebbe il ministro dell'Interno Giuliano Amato, che in occasione della riunione della Consulta per l'Islam, il 28 agosto scorso, avrebbe «formalizzato l'idea di sottoporre a tutti i partecipanti, pena l'espulsione», il documento che va sotto il nome di "Carta dei Valori" e prevede, «oltre alla condanna dell'Olocausto e al "riconoscimento della sua unicità", l'accettazione perpetua dello stato d'Israele». La pretesa "linea dura" di Amato, accusato di «un'inaccettabile (sic!) tentativo di criminalizzare l'Ucoii», è un pretesto.

giovedì, settembre 07, 2006

McCartney and Mills Together for Baby’s Sake


Out of concern for their almost 3-year-old daughter Beatrice, the separated couple tried to lose the hostility between them during a brief meeting.

Leaving all the hard feelings aside when it comes to Beatrice, Sir Paul invited Heather Mills inside his East Hampton house, in New York for about 40 minutes, when she came over to pick up Beatrice. The meeting was arranged because the situation got a little out of control and is giving the couple’s daughter a hard time. She has reportedly suffered several anger outbursts.

A witness to one of the baby’s tantrums in a restaurant said that "She just seemed very distressed and confused about what was going on. She was sitting in her minder's lap at lunch while Heather was eating a plate of vegetables and then she started to throw a temper fit. They couldn't calm her down so finally the minder and Heather both left without finishing their food.”

"Beatrice began to really struggle in the minder's arms and then, as they reached the car, she started to scream and people were stopping in the street to watch”.

The little girl has recently manifested her distress in front of her father, while she was spending her holiday with him.

"It could just be that she was looking for attention but a few days ago, she was on the beach with a group of Paul's friends when she threw a similar scene. It's obvious that this child loves both her parents and doesn't want to be parted from either of them. She is normally a well-behaved girl but it looks as if the trauma of the divorce is getting to her", the source added.

Another misbehavior from Beatrice was spotted by one of East Hampton’s wealthy residents who saw Sir Paul pedaling his way on a pushbike pulling his daughter in a buggy.

"He was sweating heavily the first time I saw him," one said. "He had clearly come quite a distance and it was a very hot day.

"He took Beatrice to the local playground. Most kids go there with their nannies so it was quite something to see this multi-millionaire cycling there and pushing his little girl on the swings. He was very patient with her. She complained she was uncomfortable because she was wearing a wet swimming costume so he had her take it off and wrung it out.

"Another dad told me that the only help he had at home was a part-time chef. He looked after Beatrice himself which I assume will be a big plus for him if he decides to go for custody, as everyone has been predicting."

Phil Hall, Heather’s spokesman said: "I am not aware of the incidents but it is a difficult time for the family."

A friend of the couple said that "Paul and Heather have been doing their best to avoid each other for months. But they have decided to put their differences aside for the sake of their daughter Beatrice".

"Both Heather and Paul have realized that there is more to life than their personal battles. Their main concern has to be Bea, who adores both her mom and dad. She is their pride and joy. Maybe this will be the beginning of the end of the war between them."

Another close source of Pauls said: "Paul's priority always has and always will be for little Bea. He has found the marriage breakdown difficult to handle, so goodness knows how it is affecting their little girl. It must be quite confusing for her to go from living with mummy and daddy to suddenly spending time with them alone. They are very keen to make sure Bea has a stable, loving relationship with both of them and that her life is disrupted as little as possible.”

"The best way to do that is to try to patch things up between them and be civil to each other, at least in front of Bea. That said, it doesn't mean that everything is rosy between them. There is still a lot of hurt and pain which doesn't go away overnight. But it is fair to say they are both making an effort."

As a former member of the most famous band ever, Paul McCartney is very displeased with the last turn of events.

"Paul absolutely hates being in the spotlight over their break-up. Although he filed for divorce first, he would be prepared to compromise and soften the petition if Heather asked him to do so. He wants this to be sorted as soon as possible and it can't hurt if he is getting along better with Heather”, a source declared.

Concerned with their divorce procedures, both Heather and Paul asked their lawyers to speed things up a little. A final agreement will also include a confidentiality clause that will forbid them to publicly display details about their divorce.
Although certain sources suggested that the divorce was caused by an explosive incident", once the papers will be signed, no one will ever know what happened.

Meanwhile, according to legal expert, Mark Stephens, sir Paul could be compelled to pay a lot more than he wants to.
In a documentary that explores the ruthless breakup of the couple, Stephens said: "They'll say what Heather Mills McCartney is entitled to, the child is entitled to, and they'll make the award and that award will be bigger, I think, than Sir Paul wants to pay, “ he said, "I think Heather, if she pushes it, could get up to a hundred million", he added.

The documentary follows the couple from the beginnings of their marriage until they split, and even after, claiming that Heather has had more publicity than Paul and that "Last week, the couple met for the first time in 70 days to acknowledge the PR war has to end."

playfuls.com

mercoledì, settembre 06, 2006

La singolarita' caotica della sinistra.

Oriana Fallaci ha paragonato il Qu'ran al "Mein Kampf" e un blogger per esemplificarlo ha estratto i principi totalitari e di distruzione dell'avversario comuni ad entrambi i libri .

Ha suscitato scandalo la reazione di una nota immigrata musulmana palestinese - di sinistra e femminista - anti-americana e anti-semita Dacia Valent che ha cercato di paragonare nello stesso modo gli ebrei e i cristiani ai nazisti. Con notevole violenza verbale e con una palese sequenza di fallacie logiche. Ma cosa puo' avere una femminista di sinistra in comune con gli islamici maschilisti?

Solo un comune nemico riesce a coagulare le passioni da punti logici cosi distanti, anzi specularmente opposti: ugualmente totalitari gli uni che vogliono sottomettere gli altri, ma che prima si alleano contro un comune nemico. Questa e' follia pura. Soltanto l'odio della emotivita' piu' profonda, crea un punto di singolarita', quel luogo della mente "where opposites meet".

Questo e' la sinistra oggi: un caos confusionale dove tutto e l'opposto di tutto si fondono, contro un comune obiettivo. "Il nemico del mio nemico e' mio amico." Come e' possibile che la sinistra femminista diventi filoislamica maschilista? Quale elemento comune di pensiero puo' aggregare due sistemi diametralmente opposti, speculari l'uno dell'altro?

Come non riconoscere che mentre il cristianesimo e' razionale ed equilibrato vi sono visioni del mondo visceramente totalitarie, che non solo non tollerano il "diverso" ma vogliono sottomettere "l'altro" e distruggere chi rifiuta la sottomissione al pensiero unico?

Come e' possibile che neppure le violenze sulle donne vengano condannate, anzi si cerchi in ogni modo di generalizzare e disprezzare tutti i maschi? Qui il rischio e' che tutti covino odio per tutti gli altri e si perda di vista il "lume della ragione". La sinistra e gli islamici se si fondono possono dare una grandissima energia, paragonabile a quella che si sprigiona mettendo a contatto materia e antimateria. Energia viscerale di annichilazione:


1. Sostiene che l'Islam ed i musulmani siano superiori al resto dell'umanità e che l'Islam è mandato da dio a conquistare il mondo e dominare tutte le altre religioni.
2. L'islam e la sharia devono avere il controllo su ogni aspetto della vita. Tutti dovranno sottomettersi a tali regole.
3. I musulmani hanno il dovere di praticare il Jihad e di estendere il dominio dell'islam sul mondo intero, a qualunque costo. La lealtà all'Islam viene prima di ogni altra considerazione etica.
4. Gli uomini sono superiori alle donne e la vita delle donne deve essere limitata alla procreazione, alla casa ed alla cucina.
5. Gli omosessuali sono "traditori di Allah" e dovrebbero essere condannati a morte (molti lo sono davvero).
6. propone un piano dettagliato per la conquista del mondo, incluse le regole precise con cui i popoli sottomessi dovranno essere dominati dagli islamici. Sostiene che le proprietà, i beni, e la stessa vita dei popoli sottomessi appartengono ai musulmani di diritto. Sostiene che i non musulmani non debbano avere diritti civili.
7.
Dà la colpa agli ebrei per ogni problema e promette che saranno sterminati (Il profeta - sallallâhu ’alayhi wa sallam - disse: "Il giorno del giudizio non verrà finché i musulmani non combatteranno gli ebrei e li uccideranno.")


1. Sostiene che i tedeschi siano la razza superiore e che la Germania è destinata a dominare il mondo, ed a dominare tutte le altre razze o nazioni.
2. Lo stato e le sue leggi devono avere il controllo su ogni aspetto della vita dei propri cittadini. Tutti dovranno sottomettersi a tali regole.
3. I tedeschi hanno il dovere di reclamare il posto che dio ha assegnato loro nel mondo, a qualunque costo. La lealtà al "Volk" (popolo, razza), viene prima di qualsiasi altra considerazione di tipo etico.
4. Gli uomini sono superiori alle donne e la vita delle donne deve essere limitata alla procreazione, alla casa ed alla cucina.
5. Gli omosessuali sono "traditori della razza" e dovrebbero essere condannati a morte (molti lo furono davvero).
6. propone un piano dettagliato per la conquista del mondo, incluse le regole precise con cui i popoli sottomessi dovranno essere dominati dalla razza germanica. Sostiene che le proprietà, i beni, e la stessa vita dei popoli sottomessi appartengono ai tedeschi di diritto. Sostiene che i non tedeschi non debbano avere diritti civili.
7. Dà la colpa agli ebrei per ogni problema, e promette che saranno sterminati.








1. Sostiene che le donne siano biologicamente superiori e - una volta smascherata la mistificazione maschile che ha scambiato le qualita' maschili e femminili - la donna conquistera' il mondo.
2. La donna e le sue leggi devono avere il controllo su ogni aspetto della vita dei propri cittadini. Tutti dovranno sottomettersi a tali regole.
3.
SCUM will take over the airwaves, radio and TV networks. SCUM will couple-bust -- barge into male-female couples, and bust them up.
4.
Le donne devono rovesciare il governo, eliminare il denaro, automatizzare il lavoro, realizzare la riproduzione artificiale e distruggere il sesso maschile.
6. If all women simply left men, refused to have anything to do with any -- ever, all men, the government, and the national economy would collapse completely. Women who are aware of their power over men, acquire complete control over everything within a few weeks, effect a total submission of males to females.

7. Dà la colpa agli uomini per ogni problema, e promette che saranno sterminati. SCUM will kill all men who are not in the Men's Auxiliary of SCUM. Men in the Men's Auxiliary are those men who are working diligently to eliminate themselves, men who, regardless of their motives, do good, men who are playing pall with SCUM. [ ovvero i coglioni ]




1. Gli ebrei si autodefiniscono, supportati dalle loro scritture, “popolo eletto” poiché "l’Eterno, il tuo Elohim, ti ha scelto per essere il Suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra" (Devarim 6:4; 7:6).
2. Il Vaticano sostiene che tutti debbano osservare "la legge di Dio" in ogni aspetto della vita, anche in camera da letto.
3. Gli ebrei hanno il dovere di reclamare il posto che dio ha assegnato loro nel mondo, a qualunque costo. Il posto si chiama "Eretz Israel".
4.
Pentateuco: Gli uomini sono superiori alle donne e la vita delle donne deve essere limitata alla procreazione, alla casa ed alla cucina.
5. Lettera di San Paolo a certi amici suoi (e facente parte dei Vangeli): gli omosessuali, graziosamente definiti "sodomiti" vengono elencati - mi pare - fra le voci "assassini" e "parricidi".
6. Ah, 'mbe, allora visto che il Corano stesso si considera - nero su bianco e non in base a presunte "fondamenta teologiche" - l'ultima "puntata" della Sacra Bibbia, allora pure la Sacra Bibbia in toto è musulmana o nazista.
7. Israele: dà la colpa agli arabi e ai musulmani in genere per ogni problema.


Il pensiero della Fallaci ha la Forza della Ragione,
La ragione della Valiant ha la Fallacia
della Con-fusione.

Questa la cortese risposta del blogger:

You appear to be willfully ignoring the serious parallels between the Qu'ran and Mein Kamph, and seem to content yourself with finding elements in the Bible that seem to carry the same message.

This is a fallacy, for the simple reason that both Mein Kamph and Islam mandate the takeover of others by any means necessary, and have proven in throughout their history..the Bible does not.

The last thing that Mohammed said to his followers before he died in 632CE was that they should fight the unbelievers until they either killed them, converted them to Islam or they`felt themselves subdued' and paid tribute to Muslims. Ther is nothing like that in the Bible..although there is inMein Kamph.

To show you how this works in practice, some fundamentalist Christian preacher might say homosexuals are going to Hell...but he's not going to call on his fellow Christians to murder them like the supposed `moderate' Ayatollah Sistani is encouraging the Badr Force militia to do in Iraq.

You also fail to take into account that Christianity and Judaism reformed themselves..whereas the rascism, suppression of women and anti-Semitsm the Qu'ran and the Hadiths are rife with are a part of Muslim practice today.

I suggest you read both books and do some serious thinking.

Thanks for your interst in my essay.

martedì, settembre 05, 2006

Palermo, accoltella l'ex genero

arrestato l'attore Burruano



Luigi Maria Burruano

PALERMO - Gli appassionati di cinema lo ricordano nel ruolo del padre di Peppino Impastato nei "Cento Passi" di Tullio Giordana. Ma più recentemente ha ricoperto il ruolo del capitano Contini nel film di Salvatores "Quo Vadis, baby?" Ieri i carabinieri di Palermo lo hanno arrestato: l'attore palermitano Gigi Burruano è rinchiuso nel carcere dell'Ucciardone con l'accusa di tentato omicidio. Ha sferrato una coltellata all'ex genero, padre dei suoi tre nipoti. Lo hanno fermato in nottata nella piazza di Mondello, borgata marinara di Palermo: era con gli amici, in un bar, a bere una birra. Il suo ex genero, Fabio Guida, 34 anni, pregiudicato, è ricoverato in ospedale ma è fuori pericolo: operato al torace, è ricoverato al reparto di Chirurgia d'urgenza di Villa Sofia, è cosciente e si sta riprendendo.

Dalla figlia dell'attore si era allontanato recentemente ma quella separazione non la sopportava e tormentava l'ex moglie con insulti e minacce. L'esasperazione della figlia ha generato l'aggressività del padre sfociata nella violenza di ieri sera. Alle 19.30, l'attore è entrato nel bar dove lavora l'ex genero e l'ha colpito al torace con un coltello serramanico: un colpo solo, vicino al cuore. Poi è uscito e ha raggiunto gli amici.

Una famiglia in crisi quella di Gigi Burruano: oggi la sua ex moglie, ha rilasciato dichiarazioni in difesa del cognato, subito smentita duramente dalla figlia. "Da molto tempo non sentivo Gigi e anche con mia figlia non ho un buon rapporto. Gelsomina e suo padre mi avevano impedito di vedere anche i miei tre nipoti" ha affermato l'attrice Rori Quattrocchi, 63 anni, madre di Gelsomina Burruano, 35 anni, ed ex compagna di Luigi.

"La notizia mi lascia senza parole - continua l'attrice - non pensavo che Gigi potesse arrivare a tanto, soprattutto nei confronti di Fabio che per me è un bravo ragazzo, con qualche problema personale, ma che ha sempre cercato di mandare avanti la famiglia anche con lavori saltuari". "Burruano - ha concluso - non ha mai tenuto in grande considerazione Guida e con il suo carattere burbero mi ha sempre allontanato da mia figlia e dai miei nipoti".

La figlia è subito intervenuta smentendo la madre: "Tutto quello che ha detto mia madre è assolutamente falso. Il mio ex marito, Fabio Guida, non provvedeva ai bisogni della sua famiglia, infatti da tempo ci mantiene mio padre". "Non ho mai impedito a mia madre di vedere i suoi nipoti - ha continuato - e neanche mio padre lo ha fatto. Non capisco come possa dire certe bugie. Non sento mia madre da più di un anno ed è stato il suo carattere ad allontanarmi da lei".

Burruano, 58 anni, zio di Luigi Lo Cascio, anch'egli attore cinematografico, ha recitato sui palcoscenici dei teatri stabili di Roma, Catania, Trieste, Palermo e Prato. Ha esordito al cinema nel 1970 in 'L'amore coniugalè diretto da Dacia Maraini. Recentemente, con il ruolo di Luigi Impastato che gli è valso la candidatura al Nastro d'argento 2001, è stato tra i protagonisti di "I cento passi" di Marco Tullio Giordana (presentato a Venezia nel 2000). Ha lavorato anche nelle serie Tv "La Piovra 8" (1997) di Giacomo Battiato, "Turbo" (1999) di Antonio Bonifacio e "Incantesimo 4" (2001) di Alessandro Cane e Leandro Castellani. E' uno dei protagonisti del film di Luis Sepulveda "Nowhere" (2002).

Il suo legale Toto Cordaro afferma: "Si tratta di un dramma familiare che ha visto un padre protettivo a difesa della figlia e dei tre piccoli e inermi nipotini da anni vessati e maltrattati. Sono fiducioso che in tempi brevi verra' fatta giustizia circa ciò che è realmente accaduto".

(5 settembre 2006)

“Children of men” è un film-trauma

www.ilfoglio.it



Venezia. Domenica scorsa, al festival di Venezia, è stato proiettato “Children of men”, film del regista messicano Alfonso Cuarón, con il formidabile Clive Owen e il grandissimo Michael Caine. Il film è stato immediatamente, e pigramente, inserito nella categoria “fantascienza”.

Invece “Children of men”, dall’omonimo romanzo di P.D.James (edito in Italia da Mondadori), parla di un mondo senza bambini, di immigrazione e crisi della civiltà, con le sue guerre intermittenti, in un 2027 che rinvia senza scampo al 2006.

Altro che fantascienza. Il film risponde a un’urgenza di parlare di temi che ci interrogano oggi con la data di domani. Nel 2027 di Cuarón nessuna donna riesce a rimanere incinta, e da ben diciotto anni. Nel mondo non si partorisce più, l’umanità piange davanti ai teleschermi la morte dell’idolatrato “uomo più giovane del mondo”, il teenager “baby Diego Ricardo”.

Non ci viene detto, nel film, perché le donne hanno perso la capacità di dare la vita. Lo spettatore, lasciato solo, immagina le possibili cause dell’infertilità: stress, epidemie, cure invasive, alimentazione iperchimica, mutazioni genetiche, cultura. Stranamente, ma forse non casualmente, quella situazione non pare così irreale. Si avverte tutta la tristezza di un mondo che si è autoconsumato. Né pare irreale il discorso di un’ostetrica che ricorda con dolore composto come tutto è cominciato, con una serie di inspiegabili aborti spontanei nell’anno 2009.

E forse l’idea di un’umanità senza bambini non sembra fantascientifica perché il discorso sul fare o non fare figli, sul come e quando farli, dubbi che si accompagnano a quelli sulla vita in sé e sui limiti della scienza, si pongono comunque, oggi, qualunque sia la posizione su fecondazione assistita, cellule staminali, clonazione terapeutica e aborto.

Decidi quello che vuoi, sembra dire il film, di fermarti o di procedere lungo questa strada, purché tu ti sia posto il problema di dove stai andando.

Ubris, immigrazione e kit per eutanasia
Non c’è un solo modo per parlare di quello che siamo oggi rispetto alla vita e alla sua fine presunta, alla scienza e all’etica, al mito del multiculturalismo e al mondo insicuro che, dall’11 settembre 2001, nega e rivive la paura a ogni scoppio di bomba nelle città-cuccia diventate terreno di morte. Il film di Cuarón è riuscito a parlarne in un modo che sconcerta, al di sopra della battaglia al dettaglio sui singoli temi: ricerca scientifica, sacralità della vita, immigrazione, diritti umani e guerra globale. “Children of men” si limita infatti a inventare e descrivere un mondo che soltanto per un escamotage stilistico è datato 2027, e lo fa con precisione e misura, senza morali e senza buonismi, lasciando spazio al tragico inteso in senso classico, il dolore dell’uomo di fronte alle conseguenze della sua ubris, la “tracotanza” che lo porta al superamento dei propri limiti. Non c’è Dio e non c’è la scienza, sullo schermo. Fede e scienza restano un passo indietro rispetto a quell’umanità sola con le sue domande, disillusa al punto da non aspettarsi più niente, impegnata in guerre intermittenti per parole d’ordine confuse. Il tragico, l’indecidibile.

Le domande eluse (almeno nella realtà traslata di Cuarón) tornano all’umanità con il loro carico di dolore consapevole, tanto che i cartelloni pubblicitari sparano ovunque il nome del “miracoloso” medicinale “Quietus”, kit per eutanasia fai da te: decidi tu quando e come abbandonare quel mondo di vecchi, quei gruppuscoli di resistenti a non si sa più che cosa, tanto si sono confusi nella mente umana gli obiettivi, i doveri, i diritti e i desideri, l’ideologia e l’altruismo, e tanto si è abbassata la creatività e la voglia di vivere.

Chissà se l’uomo si è chiesto dove stesse andando, a un certo punto della sua corsa verso il 2027. Certo sembra essersi appena risvegliato da un periodo di incoscienza iperattiva. Il macabro “Quietus”, legalizzato, a differenza delle droghe leggere, diventa la via più veloce per abbandonare quella Londra sventrata dalle bombe, dove nessuno capisce davvero contro chi combatte e nessuno se lo è chiesto (perché non voleva vedere nemici attorno a sé? perché era più comodo seguire il flusso?) e dove un disco sull’autobus ripete “non denunciare un immigrato è reato”. Ma non c’è spazio per ritornelli ipocriti alla “noi siamo i bianchi cattivi, viva il terzo mondo, isola felice senza consumismo”.

Vediamo i profughi incarcerati, ma anche la violenza abissale di una manifestazione di fondamentalisti, con mitra puntato al grido di “Allah u akbar”. Quando compare l’unica donna incinta, la prima dopo 18 anni, l’umanità non sa se sentirsi sollevata o minacciata, tanto che la ragazza deve scappare alla ricerca della nave “Domani”, che emerge dalla nebbia del mare.

“Questo film parla delle civiltà che stiamo distruggendo ogni giorno nei valori e nella vita collettiva”, ha detto Cuarón, sottolineando che la sua, appunto, non è fantascienza ma “visione realistica del presente”. Nessuno lo vuole un presente così, e quindi ben venga, finalmente, un film che ci costringe a pensarlo.

(05/09/2006)

sabato, settembre 02, 2006

Why are they hiding Natascha? | the Daily Mail

Why are they hiding Natascha? | the Daily Mail



For ten days after 18-year-old Natascha's much celebrated re-emergence, her father, Ludwig Koch, and mother, Brigitta Sirny, have been permitted just one meeting with their "little princess";Mr Koch, 51, never married Mrs Sirny, and the couple parted acrimoniously, some four years before Natascha was snatched off the streets by her eerie - and, in all probability, paedophile - captor, Wolfgang Priklopil,At one point, the daughter who last saw them in 1998, when she was ten years old, draped her arms around them, then drew them together in a prolonged "group hug". Her mother, I am told, grimaced.Natascha's poignant gesture symbolised her dearest wish: that, liberated at last from her lonely existence in a pervert's lair, she might be enveloped in the warmth of a happy family.A second meeting with her parents, scheduled for 6pm the following evening, was cancelled without warning at the last minute. And although Mr Koch managed to barge into the police station and hand his bewildered daughter her favourite doll, plus a mobile phone on which they might maintain some contact, neither he nor her mother have set eyes on her since.Nor, indeed, do they have any idea where Natascha is being hidden by her 'team', among whom, inevitably, we find a modern-day Sigmund Freud (eminent Austrian juvenile psychiatrist Professor Max Friedrich) and a zealous, young-ish blonde social worker, Monika Pinterits, who spouts ethereal mumbo-jumbo about the 'chemistry' that drew her and Natascha together.Natascha's father is not alone in questioning the methods - and motives - of these 'expert' handlers. Why, he asked me plaintively, when we met this week over a rushed pizza lunch, are they keeping his girl away from him?"I have lost Natascha once," said Mr Koch, a baker whose broken veins, hooded eyes and paunchy figure are the legacy of angst-filled years spent scouring the continent for clues to his daughter's whereabouts."Must I now lose her for a second time? I had eight years with no living sign of my little girl. Eight years in which I fought for every hour of every day to find her and bring her home. Now I am fighting again.

"I just want Natascha to be free to make her own choices. If she wants to live with me, or her mother, then she must have that right. I have spoken to an eminent psychiatrist, and he says the family should always come first in cases like this, not the therapists.

"I have no problem in respecting my daughter's decisions - as long as she is the one who makes them. But I get the impression that is not the case. On Tuesday she phoned me briefly and said, 'Dad, I can't wait to see you!', but now I can't reach her mobile. Why would she say that if she wants to be alone?

"I just feel that everyone is profiting in some way out of this. Everyone has their own agenda. But I am interested only in Natascha's agenda."

Mr Koch's suspicion that Natascha is not quite so selfreliant as we are led to believe was confirmed, he says, when he read her now-famous open letter, empathising with her kidnapper, which was released on her behalf last weekend.

"If my daughter really wrote that all by herself, she must be Mozart,' he says, mixing metaphors. 'They were not the words of a teenage girl who has been locked up for most of her school years.'

Professor Friedrich assures us that his celebrated new charge (whom he addresses reverentially as "Miss Kampusch", rather than Natascha) did, indeed, pen the prose . . . well, with his help in 'ordering' her notes, anyway.

The whispers grew louder on Thursday when, at Team Natascha's first press conference, a journalist surprised Professor Friedrich by asking about a little-known investigation the professor conducted soon after Natascha went missing in 1998.

Flustered, the psychiatrist confirmed he was among a team assembled to probe fears that Natascha might have been subjected to sexual abuse by her own family (a suggestion apparently prompted by photographs of her, including one in which she appeared naked except for a pair of Wellington boots) but he declined to comment on its outcome.

The almost haphazard emergence of such a sensitive nugget of information - there is no suggestion that there is any truth in the rumour - and the professor's reluctance to quash its significance beyond doubt, only added to the feeling among onlookers that Natascha's case has been handled shoddily from start to finish.

As poorly, in fact, as the horribly flawed police investigation which allowed Wolfgang Priklopil to keep her caged, like his prized butterfly, for so long. Inevitably, it also begged another question: what do we really know about Natascha, Priklopil, and the strange circumstances that brought them together for eight years?

So far, our only glimpse of Natascha came when she was escorted away from a police station, shrouded in a blue police blanket. The legs protruding from it were blotched with purple bruises, white from lack of exposure to daylight, and spindly, like those of some wizened old charlady.

Her father, Ludwig Koch, was an ambitious 24-year-old master-baker who later owned a chain of seven bakeries in the Vienna suburbs. When he met Brigitta Sirny, she was a divorcee of 29, with two daughters, Claudia, now 38, and Sabine, 36.

Ludwig and Brigitta had been together for eight years by February 17, 1988, when Natascha was born. As her parents were unmarried she took her mother's maiden name, Kampusch, in accordance with Austrian law.

"She was a much-wanted child," recalls Mr Koch, who, rarely for an Austrian man in those days, was present at the birth. "We brought her up like a princess."

This meant showering her with dolls and toys, including a treasured battery-operated car, which she drove in the yard behind his main bakery, and he still keeps in the garage for her. There was also a cat, named Diana after the Princess.

Mr Koch mentioned the car and the cat when he and Natascha were reunited last week - with a DNA test yet to be conducted, he wanted to make sure she knew about them, just to be 100 per cent certain that this really was his daughter.

During her earliest years, he says, he and Brigitta still got along well. He declines to discuss the reasons for their later rows, and insists that they had no adverse effect on Natascha - which seems unlikely, given that the family of five shared a cramped flat.

However, one source close to the family told me that there were disagreements over parenting, among other matters. Mr Koch allegedly described Natascha's mother as 'cold' and, fairly or not, questioned her abilities as a mother. Doubtless, these grievances were reciprocated.

Natascha appears to have gravitated more towards her father after her parents separated when she was four years old.

With his bakery business blossoming, Mr Koch (who has since spent every penny hunting his daughter and is virtually broke) bought a country house in Hungary, 60 miles to the south. He and Natascha spent weekends there, while his main residence was a sprawling house attached to one of his bakeries.

Boys are being failed by our schools | the Daily Mail

A generation of boys is leaving school unable to cope in the modern world because lessons have become "feminised", according to a renowned academic.

They are falling behind in exams and the job market because teachers fail to nurture traditional male traits such as competitiveness and leadership.

Dr Tony Sewell said schools instead celebrate qualities more closely associated with girls such as methodical working and attentiveness in class.

He warned that boys are becoming disaffected and flunk exams and job interviews because their competitive instincts have been discouraged.

Some become so alienated they turn to gang violence to vent their frustrated masculine sides.

Dr Sewell, a leading educational consultant and author, called for the replacement of some coursework with final exams and greater emphasis on outdoor adventure on the curriculum.

He also demanded a stepping up of efforts to recruit more male teachers, particularly to primary schools.



Boys are being failed by our schools | the Daily Mail

venerdì, settembre 01, 2006

Sottrazione di minore - This is worse than a death

Kiran Hussain can never escape the memory of the night seven years ago when, her two young children in her arms, she struggled desperately to prevent her husband prising them from her. Earlier that evening, she had told Shakil Khaliq that she wanted a separation.

E' peggio di morire. "This is worse than a death"
Sette anni fa il padre ha preso con se i suoi figli e ora sono in un altro paese, ma lei non ne sa piu' nulla. L'affido esclusivo e' un crimine.

In Europa i figli stanno solo con la madre.
Nei paesi arabi stanno solo con il padre.
I figli hanno diritto a vivere sempre con mamma e papa' in modo paritetico con l'affido condiviso.
E' un diritto dei figli non perdere il loro vissuto e relazione - non devono perdere il padre - non devono perdere la madre - non ci deve essere lotta per vivere con i propri figli.
Ancora altre persone sono morte in questa estate. Queste morti devono pesare sulle persone che invece di risolvere i conflitti quei conflitti li alimentano e guadagnano.
Quanti sono stati i morti? Quanti padri? Anche una madre da 7 anni in tribunale si e' suicidata.

Balcony plunge father attempts suicide

The father who leapt from a hotel balcony with his two young children in his arms has attempted suicide in prison.

John Hogan slashed his wrists with a ragged-edged cigarette lighter and a broken glass just days after appearing in a Greek court accused of murdering his six-year-old son.

The father-of-two was supposed to have been on suicide watch in a prison psychiatric ward, but managed to grab a plastic drinking glass, break it and attempt to cut both his wrists.

When that failed he picked up a cigarette lighter with a sharp edge and in view of another patient succeeded in cutting both wrists.

He was rushed to hospital where he was operated on and his distraught mother Josephine, 64, rushed to his bedside.

He is expected to be returned to Korydallos prison shortly. The suicide attempt comes just days after the emotionally broken Hogan limped into court, supported by two policemen and wept as he said:

he leapt from a hotel balcony with his two young children because he could not live without them.

He was on a two-week holiday with his wife and two children when he made the horrifying plunge on August 15 at a luxury hotel in Ierapetra, southern Crete.

The 50ft plunge killed Liam almost instantly, but his two-year-old sister Mia survived with only a broken arm.

There were already fears that Hogan may try to take his own life. He was not told of Liam's funeral this week because doctors feared he was too mentally fragile and both his own lawyer and medical staff said they feared he would attempt suicide.

A prison official, denied claims that Hogan had used an actual glass, claiming rather that it was hard transparent plastic, and that when that failed he instead used the rough edge of a cigarette lighter. "When he saw that it could not serve his intentions of slashing his wrists, he then grabbed a lighter and used a rough edge it had on the top. He lost blood but not enough to make him lose consciousness or cause any serious damage."

articolo su daily mail

Missing schoolgirl: I was not abducted


By DAVID WILLIAMS Last updated at 22:06pm on 1st September 2006




Schoolgirl Molly Campbell has dismissed claims she had been abducted from her British home so she could be forced into an arranged marriage in Pakistan as untrue.

Relaxed and beaming with happiness, the 12-year-old squeezed the hand of her father Sajad Ahmed Rana sitting beside her and insisted: "It was my own choice to leave, I wanted to be with my family in Pakistan and I want to stay in Pakistan.

"I wasn't abducted, I asked my sister to help me and I would have runaway if they hadn't. It was my decision...there is no arranged marriage, there never has been.

"My name isn't Molly, its Misbah," she said, referring to her Pakistani name. But the anguished international tug-of-love over her custody went-on last night despite her pleas.

Within hours of the dramatic press conference in Lahore, her mother's solicitors in Scotland insisted legal action was still underway to bring her back to Britain.

This brought an immediate counter threat of legal action from Molly's father, Sajad Ahmed Rana, who said he was preparing to go before a Pakistani court to ask for her legal guardianship.

The extraordinary development came a week after Molly vanished from school in Stornoway on Lewis in the Outer Hebrides amid tearful claims from her 38-year-old mother that she had been abducted and it was feared she would be made to undergo an arranged marriage.

Molly said: "I know my mum misses me and I love her but I missed my brothers and sisters. I want to live with my dad and still see my mum. It has been very hard."


articolo su daily mail

Father kills son then himself as mother watches in horror


A father murdered his baby son and then took his own life as the child's mother looked on in horror, it emerged.

Robert Tamar, 48, killed 15 month old Nathan and then committed suicide following a furious argument with partner Rachel Jones. The couple are understood to have been going through a separation, and had been arguing furiously about custody of their baby.

They had desperately wanted a child - and had gone through ten years of miscarriages and other problems before Miss Jones, 41 - who works as a cook at the elite Winchester College boarding school for boys - finally gave birth.



articolo su daily mail